mercoledì 4 gennaio 2023

TRIONFO

Il mio regno è nelle tenebre.
Sono paarte di una realtà soggettiva. La mia esistenza fatta di niente è impalpabile e concreta come nebbia densa e avvolgente. Sono una sensazione, una vibrazione, a volte impercettibile, a volte molto forte e incisiva. Con la complicità del buo mi estendo, mi dilato, mi innsinuo subdolamene ad arte nel respiro innocente della notte. Con rifrazioni di luce disegno ombre arabescate e mute che possono ingigantirsi a dismisura nella fantastica potenzialità di una fervida immaginazione. Carichi di tensione i crepitii secchi, imprevedibili e misteriosi nel silenzio avviluppato del cosmo. Alla presenza limpida e chiara della luce contrappongo ansiose presenze grevi e angosciose. Insinuarmi nella psiche è la mia potenzialità più sottile e perversa. Ho la pazienza e dedizione di un abile cesellatore. Come un virus penetro e mi impadronisco dell'essere loorando e distruggendo. Ghermisco con mano graffiante la lucidità del pensiero come goccia chr stilla lenta e inesorabile sino ad incidere un solco indelebile anche nella più dura roccia. Sotto il mio dominio, la volontà una fragile barchetta in balia di un mare in tempesta. Il mio solo nome è un briviso. "IO SONO LA PAURA" Mi manifesto nel pallore di un volto, nel tremore di mani insicure, nel furioso battito del cuore, nella mente sconvolta dal terrore. Io sono fatta di niente... sono la paura.... frutto di un immagianrio sconvolgente che io sola posso controllare, ingigantire o vanificare. Ora in questo mio parlare di me, in questo mio inconsueto pavoneggiarmi, nell'uscire così allo scoperto, vi è un motivo. Oggi è il mio trionfo!!! Da soggetto sono diventata "OGGETTO". Qualcuno oggi ha esclamato "HO PAURA DI AVERE PAURA" Capite? Un TRIONFO!!! Da oggi quel qualcuno ha materializzato la mia coscienza. Questa affermazione ha concretizzato la mia esietenza. IO SONO DIVENTATA PROTAGONISTA DI ME STESSA. Un salto quantico, oltre me stessa. Mai potevo sperare tanto. Finora le motivazioni della mia esitenza erano sempre state indirette. Finora sono sempre stata il frutto di qualcos'altro.
Le paure delle mie vittime (se così le posso definire) erano generate da qualacosa che a me era estraneo.... io mi nascondevo dietro queste sensazioni... non ero mai io la diretta responsabile. Ero sempre generata da qualcosa aldifuori di me. Io ero la conseguenza di qualcos'altro... Un bambino, per esempio, incomincia ad avere paura se rimane da solo al buio. In questo caso l'elemnto scatenante è il buio io lalogica o illogica conseguenza. Oppure se gli raccontano la favola del lupo cattivo... e così via... In tutto questo io non sono mai stata l'elemento scatenante ma una semplice conseguenza dovuta ad una situazione scatenante. Nel corso del millenni ho ottenuto altissimi risultati. In ogni epoca, in ogni era, ho caratterizzato paure diverse, adeguandomi al contesto sociale e culturale nel quale m trovavo. Ora l'uomo è notevolmente evoluto. con le sue conquieste scientiiche ha modellato il sisema socio/culturale. Ha esplorato mondi altri spaziali e virtuali... Quantè curioso l'uomo, e intelligente. Ma dal mio punto di vista sempre più indifeso e fragile. SEmpre più solo con sè stesso. Ed è su questo che espando il mio dominio. Nel lontani trascorsi era molto più semplice per me impaurirlo con mezzi semplici, anche grossolani. ma di effetto sicuro. Oggi le con le tecniche avanzate anch'io devo utilizzare mezzi più sottili, più sofisticati. Gli uomini stessi, con i loro canali di diffusione di massa sono loro stessi diffusori di paura e angoscia, generando stati collettivi di insicurezza e disorientamento. Quando così bombardati, fiaccati dai continui attacchi quotidiani, si sentono allo stremo delle loro riorse, intervengo io generando un bel collasso psicologico finale. come un KO ed il gioco è fatto. Da quel momento mi curo di loro e non li abbandono più. Ma da oggi in virtù di questo nuovo risvolto di quel qualcuno che ha detto "HO PAURA DI AVERE PAURA" mi attende un nuovo destino. Io che ho vissuto sempre nell'obra tessendo le mie trame subdolmente, posso finalmente essere protagonista di me stessa. IO sono LA PAURA DELLA PAURA! Posso moltiplcrmi a dismisura, come se fossi in mezzo a due specchi dove le immagini si riflettono consequenzialmente all'infinito. ED io all'infinito rigenero il mio TRIONFO:

Un cielo verde - verde e trasparente come il mare

Una donna un po' confusa si aggira nel bel mezzo di un party indiano, incontra un violinsta pazzo "LA VEDI QUELLA ROSSA CHE CANTA TUTTA ATTILLATA E ANCHEGGIANTE? CHE NOIA! La donna esce all'aperto, il cielo ha un colore smagliante - verde, verde mare - è stupendo! Non aveva mai visto un cielo come quello - verde - verde e trasparente come il mare. Ritto come un erpice a cavallo del suo motorino un uomo magro e asciutto come Don Chisciotte della Mancia attraversa quel cielo verde - verde e trasparente come il mare. l'uomo canta a squarciagola attraverso un sorriso sdentato "l'AMORE MIO!!!" mentre ingaggia una battaglia contro i centauri della strada rincorrendo la sua dolce Dulcinea.
La donna raccoglie qualcosa che luccica - una lettera dell'alfabeto ..... una "A" .... A come AMORE, una banalità, pensa, Una banalità che muove il mondo! La chioma fiammeggiante della rossa incendia tutta la sala: è Gilda, la bellissima e canta FIESTA.... F come FIESTAAA.... l'atmosfera è calda tutte le lettere dell'alfabeto formano una strana coraografia la P "PROVOCANTE" la I "INSINUANTE" la S "SINUOSA" insieme alla T di TUTTE.....TUTTE?.....COSI' FAN TUTTE!!!! "Com'è strano questo parti indiano......
Quasi quasi le gira la testa: La donna si guarda intorno, guarda meglio, ma è lei... sè stessa... una due tre - sembra clonata - ma si accorge che non è mai uguale, ora ride, ora piange, è grande è piccola.... interessata si osserva ma una voce la sfiora, vibra come una canna d'organo. "SONO FELICE DI VEDERTI" dice l'uomo degli aquiloni aprendo un sorriso ampio come il cielo. In lui tutto è armonia. Apre le braccia come fossero ali, e vola, vola insieme ai suoi aquiloni di bambù e carta di riso con tutti quei colori e la coda, tante strisce colorate in quel cielo verde - verde e trasparente come il mare. Gli aquiloni sono amici del vento
La donna col naso all'insù ritorna bambina, i boccoli le incorniciano il volto punta il ditino verso l'alto e ride.... ride... si solleva sulla punta dei piccoli piedi e .... tenta un salto... vorrebbe volare... non riesce... L'uomo degli aquiloni, scende in picchiata, tende la mano e dice "SU VIENI!" La donna-bambina si abbandona e vola vola con l'uomo degli auiloni, su in alto, contro il sole fatto di miele e le nuvole soffici come zucchero filato, e vola con tutti quanti gli aquoloni ... sono coriandoli nel cielo. La donna non sa, ma è l'ospite d'onore del party indiano, i suoi personaggi l'hanno invitata, loro sono in attesaa di quel magico momento in cui si appropierà delle magiche lettere che curiosamente adornano quel luogo fiabesco contenitore di sogni e con loro comporrà s'un foglio immacolato steso come un bianco tappeto tante piccole storie da intrecciare..... tanti piccoli nodi che formano un disegno... Altri personaggi sono nell'ombra, i contorni appena sfumati.... Stupenda e pazzesca una moto rombando a tutto gas compare e scompare in quel cielo verde - verde e trasparente come il mare. La donna è sempre più confusa - nell'euforia generale nessuno pare interessarsi a quegli insoliti colpi di scena - il gioco in fondo è interessante - "CHE NOIA!" sbuffa il violinista pazzo! La donna gira un po' a vuoto, incocia una lettera una "M" M come MALINCONIA, struggente la travolge... C'è una figura seminascosta nell'ombra "CHI E?" La donna è perplessa, prende un bicchiere, lo rigira, le piccole sfaccettature scintillano. Assorta si avvicina "CHI SEI?" "SONO IL TUO ROVESCIO" è lenigmatica risposta.... Quell'apparizione l'affascina e l'inquieta... Si è fatto tardi anche per un party indiano, le luci si attenuano, i prsonaggi sfumano nell'ombra dei loro, dei nostri.... piccoli segreti. Non rimane che un cielo verde - verde e trasparente come il mare.....