domenica 17 febbraio 2013

IPAZIA


IPAZIA CRONISTORIA
Nell’Egitto del IV/V secolo in un mondo di contraddizioni e di passaggi
dove il cristianesimo dopo secoli di umiliazioni e persecuzioni
trova spazio e modo per perpetRare la sua egemonia e vendetta
nella persona del vescovo copto di Alessandria Cirillo vive Ipazia
figlia e discepola del matematico Teone lei stessa matematica, filosofa, astronoma
ricercatrice e libera pensatrice e parte di quella comunità pagana perseguitata e massacrata
dall’ ormai nascente comunità cristiana che pullula al suo interno di forze distruttrici e
nefaste che come novelli Talebani tristemente noti ai giorni nostri distrussero con estrema ferocia
quello che fu il più alto esempio di civiltà e cultura della città di Alessandria in primis la biblioteca
che conteneva  più di 500.000 manoscritti e poi la superba figura di Ipazia.
Superba non per sua superbia ma per la bellezza la sapienza e l’alto prestigio morale filosofico e politico della studiosa. La sua persona lapidata fatta a pezzi e bruciata è l’inizio di una persecuzione portata avanti nei tempi da una chiesa che in nome di  una verità assoluta con le torture e i roghi cercherà di annientare e sottomettere quelle intelligenze che come Ipazia ricercarono la verità nella libertà di pensiero e nella ricerca scientifica.

NEL MONDO DI IPAZIA

Come il vento alimenta gli incendi
a caccia di streghe il potere temporale della chiesa
in nome del potere spirituale
propagò i suoi roghi distrusse i templi
incendiò i manoscritti più antichi
perseguitò gli ebrei e chiunque in nome della scienza
e del progresso affermasse verità scomode al suo credo.
Uomini di potere e non seguaci di Cristo.
Sterminatori. Seminatori di terrore e non di pace e di amore.


    *Verso il cielo è rivolto ogni  tuo atto….
(Pallada, Antologia Palatina,IX, 400)

IPAZIA

I tuoi passi
la tua presenza nel mare della conoscenza
cammino iniziatico nella sacralità sacra del sacrificio

il sangue del tuo martirio t’ha consegnata alla storia

nulla è rimasto del tuo dotto pensiero
se non la fama di quel cenacolo ovunque improvvisato
che attirava genti di ogni parte ed estrazione
suscitando quell’interesse reverenziale che ancor oggi t’ha resa un’icona.

IPAZIA FINO AD OGGI

La  semplicità la sua bellezza
La modestia la sua intelligenza
Il rigore la sua scienza
La purezza il suo stile di vita
Puro esempio per chi come Ipazia ha reso sacro
I’ amore per il libero pensiero, per la bellezza del creato,
l’amore per la sofferenza e la verità della scienza.





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