DAL BRASILE CON AMORE
Una storia tutta brasiliana
Incomincia cosi: They De Almeida Vianna Bertorello, alcuni decenni or sono, al tempo dei colonnelli in Brasile, fu "solo" espulsa (in virtù della posizione che occupava la sua famiglia) dal paese per "futili" motivi politici.Abitò ed ebbe famiglia in Italia, a Pecetto torinese (il bellissimo paesino delle cilige) (e anche di Baricco).
Verso gli anni 80/90 conobbe Luigi Tribaudino, poeta e presidente fondatore dell'Associazione Culturale Due Fiumi, il quale lesse le poesie scritte da They e trovandole belle e aprezzando il fatto che fossero scritte in lingua italiana (madre lingua di They è il portoghese) le consigliò di pubblicarle.
They confortata dalle parole di Tribaudino continuò a scrivere e pubblicò le sue poesie. Nacque così una bella collaborazione con l'associazione stessa.
Da una decina d'anni, They è tornata in Brasile insieme al marito il quale di lì a poco, per motivi gravi di salute lasciò sola They in questa vita terrena.
L'associazione con la quale aveva tenuto i contatti anche da lontano, organizzò, nella persona di Enrico Mario Lazzarin, delle serate al teatro Garibaldi di Settimo torinese, per raccogliere fondi da inviare in Brasile. They organizzò anche un concorso di poesia per i ragazzi della scuola. Tutto materiale che inviò qui all'associazione. Insomma ci fu un bello scambio e culturale e umanitario fino a quando per oscure ragioni, non si sa come e perché, They sparì nel nulla.
Se la più grande avventura ...
...è trovare il proprio posto
nel grande cerchio della vita,
l'ho vissuta:
l'ho trovato in me stessa.
So, adesso, di essere
quella che sono:
Animus ed Anima,
maliziosa ed innocente,
vecchia e bambina;
io sono io:
libera e ribelle,
che io fossi.
Non quella che vogliono
che io sia.
Io sono io,
con la mia faccia scura,
con la mia faccia luminosa.
Io ancora io,
incongruente
capricciosa
strega e folletto ...
Io sono io.
They
LE POESIE DEL CONCORSO
nasce il maestoso fiume
che s'espande nella foresta.
Nasce nell'umiltà,
ma è pieno di vita.
E' un filo d'acqua così sottile
che scivola piccolino
sulla terra.
Fiume di bellezza
dove gli animali si dissetano
e sulla cui riva nascono i fiori.
Fammi avere, fiumicino,
sentimenti di tenerezza,
sentimenti d'amore
per la nostra natura
Aparecido Moreira (12 anni - classe 7^/B)
Questo ragazzino lavora il pomeriggio vendendo panini per la strada. E' anche molto bravo in disegno. E' solo, suo padre se n'è andato ... They sta cercando di procurargli una borsa di studio.
Della poesia pensa: "Mi piace leggere poesie tutte le volte che non ho nulla da fare. Il mio poeta preferito è Vinicius de Moraes. Un genio della letteratura.
LA NATURA
La natura è una cosa bella,
il verde degli alberi,
il rosso dei fiori,
gli uccelli con i loro piccoli,
gli animali e altre cose ancora.
L'uomo la sta distruggendo,
lei sta morendo e morendo scomparirà.
E' questo il problema della natura,
ma lei è forte e sopravviverà.
E' questa la natura.
il verde degli alberi,
il rosso dei fiori,
gli uccelli con i loro piccoli,
gli animali e altre cose ancora.
L'uomo la sta distruggendo,
lei sta morendo e morendo scomparirà.
E' questo il problema della natura,
ma lei è forte e sopravviverà.
E' questa la natura.
Heber Vinicius Funchal (Asa Branca) anni 11 - classe 5^/B
Vive con la madre e la nonna. Secondo They la sua età mentale è di venti anni. Il suo poeta preferito è Vinicius De Moraes.
L'UOMO
L'uomo si innamora.
L'uomo si fidanza.
L'uomo si sposa.
L'uomo si riproduce.
L'uomo insegna.
L'uomo apprende cose nuove.
L'uomo muore.
Il figlio dell'uomo s'innamora ....
IL BRASILE SI EVOLVE?
Il Brasile si evolve ogni anno.
Il Brasile si evolve ogni secondo.
Il Brasile si evolve ogni millennio.
Il Brasile si evolve ogni minuto.
Raissa R.C. Carvalho (Assiar) anni 11 - classe 5^/B - Poeta preferito Vinicius de Moares
IL MODO DIFFERENTE
Essere elegante
dipende dall'opinione,
quello che molti trovano brutto
per altri è sensazionale.
Per essere veramente bello,
tutti lo sanno molto bene,
basta essere veri
senza imitare nessuno.
Non importa se si è brutti,
né se si è dei fusti,
quel che conta è la ricchezza,
il tesoro più importante
che è il cuore.
Ognuno di noi possiede
il suo modo d' essere.
L'impotante nella vita
è studiare e imparare a crescere.
Vanessa Aparecida Guerrino - anni 12 - classe 6^/B (Ha una voce bellissima - il prossimo anno studierà l'inglese)
Poeta preferito: Vinicius de Moraes
CAVALLINO DEI PENSIERI
La ragazza sulla giostra
vola con l'immaginazione,
va lontano, lontano ...
Ha l'impressione di libertà,
di realtà.,
è libera di sognare
nel saliscendi, senza fermarsi.
La ragazza galoppa così,
nel sentiero dei pensieri,
nel saliscendi senza fine.
Marian Maecusso Cunha - anni 11 - classe 5^/B
TE
Ad ogni momento ... un'azione
Ad ogni azione ... un pensiero
Ad ogni pensiero ... una nostalgia
Ad ogni nostalgia ... un perché
Ad ogni perché ... una risposta
Ad ogni risposta ... te
Ad ogni te ... una vita
Ad ogni vita ... un sapere
Ad ogni sapere ... una certezza
E' la certezza di ... amarti.
Vaidineide C. Miranda - anni 13 - classe 6^/D
Abita lontano da Aguas de Sta. Barbara, in un podere dove lavora suo padre.
Della poesia dice: "Per me la poesia è una cosa che non si può spiegare, ma si mescola con i miei sentimenti. la poesia dice quello che la gente sente sull'amore, la pace, la felicità, etc. Io preferisco leggere poesia piuttosto che restare sulla strada. Io non ho un poeta preferito, ne amo tanti.
500 ANNI DI ANGOSCIA
1500, il grande inizio della dominazione,
forzarono "gli indios" a dimenticare,
a lasciare la loro religione.
E tra gli indios ci fu molta ribellione.
Furono decimati senza remissione,
questo si è ripetuto per molti anni.
Ancora oggi qualcuno pensa che gli indios
siano animali senza cuore.
Walter De Oliveira trindade - anni 11 - classe 5^/B
MAMMA
Ogni giorno lei entra nella mia stanza,
mi augura un buon giorno e mi fa felice.
Lei è affettuosa e buona,
è sempe con me,
m'insegna la strada he devo seguire.
Mamma il tuo voto è "10"
ti amo dal profondo del mio cuore,
tu sei un angelo caduto dal cielo,
un regalo che Dio mi ha fatto.
Per questo mamma adorata
voglio ringraziarti
per avermi fatto tanto amata
importante e felice.
Maria Amelia Glaser - anni 12 - classe 6^/A
IL FIORE
Nel freddo mattino
mi sono svegliata, ho aperto la finestra,
ho visto un fiore che mi sorrideva.
IL FUMETTO
Mi svegliai all'alba,
con la voglia di leggere un fumetto.
Ho acceso la luce
e ho iniziato a leggere.
Subito, PLAF.
La rivista mi cade in terra
e subito m'addormento.
Fabriella Nunes (Magali) anni 11 - classe^/B
POESIA
Poesia grande, piccola.
Poesia corta, lunga.
Poesia che esprime
un racconto d'amore,
un racconto delicato.
Dedicato all'amore,
dedicato alla sofferenza,
all'angoscia che ferisce
e che si sente dentro.
Cuore ferito,
cuore prigioniero,
cuore poetico.
Poetico perchè tutto dice,
momento, minuto,
ora, secondo,
giorno dopo giorno.
Questi giorni in cui sognavo,
sognavo e sorridevo,
sognavo allegra, perché lo vedevo.
Quando lo vedo
s'accorda la luce del sole,
s'accorda la luce del giorno,
s'accordano alla sofferenza
e tutto è tristezza e allegria.
Maria Das Neves Costa Silva - anni 16 - classe 8^
Di giorno lavora in ristorante, di sera studia.
VINICIUS DE MORAES
Resta, al sommo di tutto, questa capacità di tenerezza
Questa perfetta intimità con il silenzio
Resta questa voce intima che chiede perdono di tutto:
- Pietà! perché essi non hanno colpa d'essere nati ...
Resta quest'antico rispetto per la notte, questo parlar fioco
Questa mano che tasta prima di stringere, questo timore
Di ferire toccando, questa forte mano d'uomo
Piena di dolcezza verso tutto ciò che esiste.
Resta quet'immobilità, questa economia di gesti
Quest'inerzia ogni volta maggiore di fronte all'infinito
Questa balbuzie infantile di chi vuol esprimere l'inesprimibile
Questa irriducibile ricusa della poesia non vissuta.
Resta questa comunione con i suoni, questo sentimento
Di materia in riposo, questa angustia della simultaneità
Del tempo, questa lenta decomposizione poetica
In cerca d'una sola morte, un solo Vinicius.
Resta questo cuore che brucia come un cero
In una cattedrale in rovina. Questa tristezza
Davanti al quotidiano: o quest'improvvisa allegria
Di sentir passi nella notte che si perdono senza memoria ...
Resta questa voglia di piangere davanti alla bellezza
Questa collera di fronte all'ingiustizia e all'equivoco
Questa immensa pena di se stesso, questa immensa
Pena di se stesso e delle sua forza inutile.
Resta questo sentimeno dell'infanzia sventrato
Di piccole assurdità, questa sciocca capacità
Di rider per niente, questo ridicolo desiderio d'esser utile
E questo coraggio di compromettersi senza necessità.
Resta questa distrazione, questa disponibilità, questa vaghezza
Di chi sa che tutto è già stato come è nel tornar ad essere
E allo stesso tempo questa volontà di servire, questa contemporaneità
Con il domani di quelli che non ebbero ieri né oggi.
Resta questa incoercibile facoltà di sognare
Di trasformare in realtà, dentro questa incapacità
Di non accettare se non come è, e quest'ampia visione
Degli avvenimenti, e questa impressionante
E non necessaria prescienza, e questa memoria anteriore
Di monti inesistenti, e questo eroismo
Statico, e questa piccolissima luce indecifrabile
Cui i poeti a volte danno il nome di speranza.
Resta questo desiderio di sentirsi uguali a tutti
Di riflettersi in sguardi senza curiosità e senza storia
Resta questa povertà intrinseca, questa vanità
Di non voler essere principe se non del proprio regno.
Resta questo dialogo quotidiano con la morte, questa curiosità
Di fronte al momento a venire, quando, di fretta
Ella verrà a socchiudermi la porta come una vecchia amante
Senza sapere che è la mia ultima innamorata.
VINICIUS DE MORAES
Resta, al sommo di tutto, questa capacità di tenerezza
Questa perfetta intimità con il silenzio
Resta questa voce intima che chiede perdono di tutto:
- Pietà! perché essi non hanno colpa d'essere nati ...
Resta quest'antico rispetto per la notte, questo parlar fioco
Questa mano che tasta prima di stringere, questo timore
Di ferire toccando, questa forte mano d'uomo
Piena di dolcezza verso tutto ciò che esiste.
Resta quet'immobilità, questa economia di gesti
Quest'inerzia ogni volta maggiore di fronte all'infinito
Questa balbuzie infantile di chi vuol esprimere l'inesprimibile
Questa irriducibile ricusa della poesia non vissuta.
Resta questa comunione con i suoni, questo sentimento
Di materia in riposo, questa angustia della simultaneità
Del tempo, questa lenta decomposizione poetica
In cerca d'una sola morte, un solo Vinicius.
Resta questo cuore che brucia come un cero
In una cattedrale in rovina. Questa tristezza
Davanti al quotidiano: o quest'improvvisa allegria
Di sentir passi nella notte che si perdono senza memoria ...
Resta questa voglia di piangere davanti alla bellezza
Questa collera di fronte all'ingiustizia e all'equivoco
Questa immensa pena di se stesso, questa immensa
Pena di se stesso e delle sua forza inutile.
Resta questo sentimeno dell'infanzia sventrato
Di piccole assurdità, questa sciocca capacità
Di rider per niente, questo ridicolo desiderio d'esser utile
E questo coraggio di compromettersi senza necessità.
Resta questa distrazione, questa disponibilità, questa vaghezza
Di chi sa che tutto è già stato come è nel tornar ad essere
E allo stesso tempo questa volontà di servire, questa contemporaneità
Con il domani di quelli che non ebbero ieri né oggi.
Resta questa incoercibile facoltà di sognare
Di trasformare in realtà, dentro questa incapacità
Di non accettare se non come è, e quest'ampia visione
Degli avvenimenti, e questa impressionante
E non necessaria prescienza, e questa memoria anteriore
Di monti inesistenti, e questo eroismo
Statico, e questa piccolissima luce indecifrabile
Cui i poeti a volte danno il nome di speranza.
Resta questo desiderio di sentirsi uguali a tutti
Di riflettersi in sguardi senza curiosità e senza storia
Resta questa povertà intrinseca, questa vanità
Di non voler essere principe se non del proprio regno.
Resta questo dialogo quotidiano con la morte, questa curiosità
Di fronte al momento a venire, quando, di fretta
Ella verrà a socchiudermi la porta come una vecchia amante
Senza sapere che è la mia ultima innamorata.
2 Commenti:
Mi piacerebbe conoscerer o avere comunicazioni con questa poetessa che porta lo stesso cognome. Abbiamo la stessa origine ?
Saluti Thei Alberto
teimedia@libero.it
che bello sapere che qualcuno ha visitato il post dedicato a They.
Ma quello che le devo dire è un po' vago.
La nostra cara amica,Brasiliana di origine, poetessa e grande persona dopo aver vissuto in Italia per molti anni è ritornata in Brasile e dopo aver tenuto contatti, come si può evincere dal post, di They non abbiamo più saputo nulla. Ci sono giunte voci direi misteriose e di Lei più nulla. Cosa che ci ha fatto molto dispiacere.
Comunque il suo nome e cognome è: They de Almeida Vianna Bertorello.
cordialmente
s.c.
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